Barbone di città
” Questa notte dove andrai
con i pochi soldi che tu hai
Sei ricco dentro, ma la gente non lo sa
Guarda il tuo vestito e se ne va
E questa notte dove dormirai:
d’Inverno una coperta non basta e tu lo sai
I tuoi progetti sono diventati rughe
di libertà, rancore e solitudine
e tra i rifiuti sotto casa mia
e sulle scale della chiesa nella mia via
ti sento vivere come una macchia sulla pelle
Quel che fa più male
è che non posso farci niente
Hai un viso da poeta
ed un cappotto da vecchio,
una rabbia che ritorna
che non si addormenta mai
e il tuo passato è una vita forse con troppi morti
sfogati poi nel vino e nei bicchieri sporchi
E questa notte dove andrai,
il freddo non perdona e tu lo sai
Sei ricco dentro, ma la gente non lo sa:
per loro sei soltanto un comune barbone di città
E quando nelle nostre case
arriverà Natale e arriveranno i parenti
con i doni da scambiare
una lacrima ci riscalderà un po’ il cuore,
ma poi riprenderemo come sempre
a mangiare fino a scoppiare
fino a vomitare… “