Oltre il recinto

“Conta i piani del cielo:

non dimenticarne nemmeno uno

Conta i treni che non hai mai preso

e le stazioni a cui non sei mai scesa

 

Conta i passi in avanti che hai fatto

e le vecchie regole che hai infranto;

le pietre di diversa misura

incastonate dentro il muro

e tutti i desideri che in realtà sono solo uno

 

Lei catturava il sole con le dita

e lo portava nella mia vita

 

Conta le sirene che hai perduto

e quelle stelle lassù che in te non hanno mai creduto

Conta le bugie: tutte quelle che hai detto

e i veli con cui hai nascosto il petto

 

Lei catturava il sole con le dita

e lo portava nella mia vita

 

Ascolta la morte in quel campo maledetto…

adesso non esiste nulla, neppure il tempo;

ma gridano ancora con i visi scavati dietro il recinto

mentre con le mani bucate cercano di afferrare il vento

 

Lei catturava il sole con le dita

e lo portava nella mia vita

Ora…..solo nubi”