Flora
“Era Novembre
quando ti vidi nella strada,
fermo ad un angolo sporco
diventato la tua tragica casa
Non potevi vedere le persone
passarti davanti:
i loro sguardi così freddi…
i loro pensieri così distanti
Era Novembre
e la rabbia soffocata nel cuore
non bastava a scaldarti la mano:
la tenevi aperta come un bimbo
che aspetta un fiocco di neve,
ma Dio di giustizia
non ha mai avuto tanta sete
Regina dei boschi … regina dei fiori
fallo entrare anche solo una volta
nel tuo mondo di luci
e di vivaci colori
che non ha visto mai
Colpevole di essere nato,
all’oscurità condannato,
da troppo tempo la tua vita
ad una scritta hai affidato:
“sono cieco…ho fame…aiutatemi!”
Era Novembre
quando ti vidi nella strada:
quando un’altra foglia dal ramo,
pesante, si era staccata
Ma non siamo poi così diversi:
entrambi poeti di eterne sventure
che non si arrendono mai
anche se hanno le punte delle stelle
conficcate nel cuore
Regina dei boschi … regina dei fiori
fammi entrare anche solo una volta
nel tuo mondo di forme
e di delicato colori
perché non sono mai stato felice, sai!”