Lassù
“Se chiudo gli occhi….
sentieri sottratti a fatica a milioni di abeti
si inerpicano volitivi e ardui
verso cime di roccia grigia e rosata
che trafiggono impunite le nuvole
che resistono al sole
Il rumore sempiterno dei ruscelli nati dai ghiacciai
rompe il silenzio delle vallate fiorite
tra i mille colori dei gigli e dei cardi
La freschissima acqua si infrange in gentili cascate
per donarsi trasparente e pura a torrenti
che scendono impetuosi e vivaci
fino ad abbandonarsi in piccoli laghi,
verdi e azzurri specchi del cielo
Fontanelle intarsiate in tronchi di legno chiaro
danno ristoro a viandanti e tenaci scalatori,
ognuno in cerca di un angolo riparato per l’anima
E se dolce è il riposare all’ombra di abeti secolari,
arrendendosi lieti al profumo di resine e pigne
o sfiorati dalla brezza e da ali di farfalla,
irresistibile si agita nel sangue
il desiderio di salire verso quelle vette
che si stagliano, alte e superbe,
sopra ogni miseria del mondo
E non importa quanto sudore
costerà il cammino
…..e non importa quanto tempo
questo chiederà alla vita
Lassù urla forte la mia perduta infanzia
Lassù forse troverò ancora
la croce di legno che avevo piantato
Lassù forse sentirò ancora,
tra il fruscio del vento,
l’eco delle voci amate
e la carezza di Dio”