Le favole sono realtà
“C’era una volta un re con la sua regina
Lui l’amava tanto e le stava sempre vicino
Ed ogni volta era molto gentile
e la guardava ammirato, quando lei cavalcava in cortile
Ma la regina non l’aveva mai amato:
solo per la sua ricchezza l’aveva un giorno sposato
E la regina lo tradiva con lo stalliere
e non gliene importava molto di quanto il re le volesse bene
Odio le donne che giocano coi sentimenti
Odio le donne che ti sfruttano e poi ti fanno a pezzi
Un giorno, dopo tanto tempo di bugie e tradimenti,
il re vide il suo amore allontanarsi dal castello
Allora decise di seguirla senza farsi vedere:
il suo cuore batteva forte, ma non si aspettava brutte sorprese
Dopo una breve cavalcata giunse vicino ad una caverna
e vide due corpi nudi che si agitavano nell’erba
E mentre urla di piacere si perdevano nel vento
il re si avvicinò e in un attimo si sentì perso
Odio le donne che giocano coi sentimenti
Odio le donne che ti sfruttano e poi ti fanno a pezzi
Odio le donne come te
Il re rimase immobile soltanto per un momento
mentre la regina si coprì con le mani il petto
Tradito e in lacrime non riuscì a sopportare il dolore
di scoprire che era tutto un inganno
e di aver sprecato il proprio amore
E, dopo una folle corsa, si fermò in mezzo al bosco;
non poteva continuare a vivere e si impiccò al ramo più grosso
Odio le donne che giocano coi sentimenti
Odio le donne che ti sfruttano e poi ti fanno a pezzi
Odio le donne che giocano coi sentimenti
e che, invece di amare i re,
se la fanno con gli inservienti
Odio le donne come te”