L’ultimo cavaliere medievale
“Capelli lunghi, occhi di disperazione,pugni chiusi quasi per combattere
l’ultima drammatica battaglia
Ma non ci sono più scudi né ideali,
che cosa resta?
Solo ombre maligne
che sembrano inviolabili come il vento
e colpiscono alle spalle
Dove sono i bianchi destrieri
su cui cavalcare attraverso le nuvole?
E le caste fanciulle che con i loro
occhi limpidi riscaldano il cuore
per cui vale la pena amare e soffrire?
Non è questo il mio mondo
Non è questo il mio tempo
Io sono un cavaliere medievale
nato troppo tardi
Spesso alzo lo sguardo verso il cielo
e vedo i miei sogni allontanarsi
e perdersi nell’immensità dell’orizzonte
Spesso alzo lo sguardo nella notte
cercando una fiamma con cui parlare,
ma la luna e le stelle sembrano smarrirsi
ai miei occhi, coperte dalle luci delle insegne
Tu dici che dobbiamo ringraziare
la civiltà del progresso,
ma io mi sento soffocare dal cemento
che cresce ad ogni angolo di strada
e che ci guarda dall’alto
come il più crudele dei tiranni
Non è questo il mio mondo
Non è questo il mio tempo
Io sono un cavaliere medievale
nato troppo tardi
Vedo ovunque bambini
che non credono più alle favole
e non piangono mai
e persone distinte sorridenti
che costruiscono tra loro montagne di ghiaccio
e strisciano per terra asserviti al dio denaro
Vedo ovunque immagini di benessere
che coprono i muri e colorano gli occhi,
ma ci vuole altro per riempire il vuoto
che ci lascia questa vita senza emozioni,
quest’aria di ipocrisia e corruzione
E tu che ora mi stai vicina
e talvolta mi guardi come se fossi un pazzo
che combatte contro i mulini a vento
dimmi come posso vivere qui….
dimmi che senso ha nuotare contro corrente
nella merda di un mondo che non è il mio,
in un tempo che non è il mio
Tutti i poeti sono tristi e un po’ malinconici
e forse tu non mi crederesti se ti dicessi
che sono l’ultimo cavaliere medievale”